Tecniche e Materiali

Le vetrate artistiche esigono una combinazione di tecniche diverse che devono sommarsi e fondersi in un insieme coerente ed armonioso: dall’ideazione del bozzetto al tracciato dei piombi, dalla scelta dei vetri al loro taglio, dalla colorazione alla cottura, dalla piombatura alla posa in opera.

Vetri Cattedrale

Legatura a Piombo: tecnica di produzione che vede l’utilizzo di speciali vetri colorati, sezionati in tasselli sagomati, assemblati e chiusi tra loro da speciali profili in piombo saldati secondo il disegno tracciato.
Uno speciale mastice conferisce impermeabilità e rigidità attribuendo al manufatto una notevole resistenza in lastra unica.

Legatura Tiffany: dal nome del suo inventore americano, questa tecnica si è largamente affermata nell’architettura per elementi decorativi. La peculiarità consiste nel sistema di giunzione: i tasselli di vetro, bordati da appositi nastri di rame, sono saldati a stagno per formare un’unica lastra.

Pittura a Gran Fuoco

Grisaglie: antica tecnica di pittura su vetro che consiste nell’utilizzo di ossidi di ferro,di rame e smalti colorati.

Gli ossidi vengono sparsi su una delle superfici definendo i contorni ed il chiaroscuro, gli smalti sulla superficie opposta definiscono il colore.

La cottura ad altissima temperatura rende indelebile nel tempo la pittura inglobando gli ossidi nel vetro.

Sabbiatura

La Sabbiatura é una tecnica di abrasione della superficie effettuata mediante la mascheratura del vetro con pellicole protettive. La superficie non protetta è sottoposta ad una incisione mediante sabbiatura ad alta pressione con sabbia di diverse granulometrie ottenendo così superfici uniformi o sfumate non trasparenti.

Vetrofusione

La Vetrofusione si ottiene sottoponendo il vetro ad altissime temperature fino al punto prossimo alla liquefazione.

Tasselli di vetro variamente colorati o sagomati si saldano tra loro formando un unico corpo definendo così un disegno prestabilito.

Cenni storici

I reperti di vetro più antichi risalgono aprossimativamente al 4000 a.C. e sono stati rinvenuti in un’area geografica che va dal bacino mesopotamico all’Egitto. Furono però i romani, circa nel 100  A.C., a mettere a punto la tecnica della soffiatura e a realizzare le prime lastre usate nelle finestre. Nel medioevo l’uso delle vetrate ebbe larga diffusione nell’ambito dell’architettura ecclesiastica: la luce e la sua diffusione sarebbero una metafora della divinità e delle irradiarsi delle sue virtù sul mondo terreno.

La prima metà del 200 fu un’epoca di fecondo sviluppo delle vetrate, da romaniche divennero gotiche, soprattutto in Francia, con un peculiare connubio con le tecniche di pittura e miniatura.
Nel 14º secolo furono eseguite numerose vetrate anche nell’Italia centrale: le più antiche sono quelle della Basilica Superiore di Assisi opera di maestri tedeschi. A partire dal 16º secolo inizia svilupparsi anche la vetrata del tema profano, come ornamento di dimore private: vengono riprodotti i blasoni delle casate, scene di caccia, paesaggi e le prime figure umane laiche. Erano fiamminghi, in questo secolo, i maestri vetrai più richiesti, operavano sul modello di Bosch e Van Orley.

Nel settecento l’arte si esaurisce ovunque tranne che in Inghilterra e bisognerà attendere il secolo successivo perché venga riscoperta: le vetrate diventano oggetto di studi approfonditi, si riaprono botteghe per fabbricare di nuove e si restavano le antiche, molto ricercate per le collezioni. In Inghilterra i Preraffaelliti William Morris, Edward Burne-Jones, conciliano lo stile medievale e moderno aprendo la strada al trionfo della vetrata come medium decorativo laico e borghese che si verifica negli anni del liberty. Il delicato intreccio di soggetti floreali e geometrici che caratterizzano questo stile danno vita a una produzione di grande rigore tecnico e decorativo.

Ma il contributo forse più famoso ed innovativo al rilancio del vetro come fatto artistico viene dal designer americano Louis comfort Tiffany, che nel 1892 a New York apre un laloratorio creando oggetti ispirati al mondo vegetale e floreale con strane opalescenze ed effetti metallici.
Suo è il merito di aver sviluppato una nuova tecnica per assemblare i vetri,che prese appunto Il suo nome. Celebri, richiestissime sul mercato antiquario e continuamente riprodotte e imitate sono le lampade e le vetrate che testimoniano la sua raffinatezza e la sua creatività . Nel 900 altri famosi artisti quali Leger, Braque, Matisse e Chagall s’interessano a questa tecnica artistica con originalissime ed apprezzate interpretazioni. L’arte del vetro viene considerata tutt’oggi la forma più antica e avvincente di arte ornamentale.