Vitràge è un marchio L’Officina dei Giardini
Via Occimiano 44, 10156 Torino, Italia
tel. +39 011 2735622, fax. +39 011 2733118
p.iva 06965750018
privacy policy
La luce che entra dalle vetrate “mette in corsivo ogni cosa” scrive il poeta statunitense Billy Collins. La luce che illumina un laboratorio di vetrate artistiche ha il potere di trasportarti in un mondo sublime dove ogni dettaglio si riempie di significato e di poesia. Dipingere il vetro è come catturare la luce e fissarla su un foglio invisibile e concreto, fatto di materia e arte.
Siamo a Torino con Paola Grua, Maestro d’Arte Vetraria, nel cuore del suo Vitràge, laboratorio artistico certificato come Eccellenza Artigiana della Regione Piemonte. Qui Paola progetta, disegna e realizza pregiate vetrate artistiche seguendo la tradizione dell’antica tecnica dell’arte vetraria, ma soprattutto seguendo l’ispirazione e la passione per il suo lavoro.
Il suo committente principale è L’Officina dei Giardini, in seno alla quale lavora nella decorazione delle vetrate per conservatory, orangerie, gazebo, padiglioni, pool house, serre bioclimatiche e ogni opera di vetro e metallo che l’ingegno umano può concepire. Parallelamente sta crescendo, o sta tornando, un lavoro dedicato a una nicchia più circoscritta, quella che apprezza e richiede la pittura artistica su vetro, in particolare con la tecnica a gran fuoco, che oggi pochissimi maestri vetratisti sono in grado di esercitare con sapienza e arte.
Il 2024 è un anno speciale perché Vitràge compie trent’anni: tre decenni di passione, di evoluzione tecnica e artistica, di scelte di vita e professionali. Li ripercorriamo con Paola Grua, inseguendo la luce che svela dipinti e disegni, nel suo laboratorio.
Al termine degli studi accademici ho avuto la fortuna di conoscere il maestro vetratista Pietro Morino Baquetto, che mi ha dato la possibilità di indirizzare le mie conoscenze artistiche verso quella che è la meravigliosa arte delle vetrate cattedrale e della pittura su vetro a grisaille, detta anche a gran fuoco.
La perfetta immersione in quella che è una passione, oltre che un lavoro, l’esercizio quotidiano e l’approfondimento della tecnica, hanno reso la mia pittura sempre più personale e rispecchiante la mia sensibilità, l’espressione profonda della mia anima.
Il bozzetto è il punto di partenza per qualsiasi lavorazione artistica, un progetto in scala da presentare al cliente per l’approvazione. Il soggetto e l’effetto prescelti determineranno le tecniche e i materiali da utilizzare per ogni specifica creazione. La vetrata potrà essere realizzata a mosaico di vetro oppure interamente dipinta a gran fuoco, oppure ancora a mosaico con particolari a gran fuoco.
Il bozzetto viene tradotto in un disegno preparatorio (il cartone) a dimensioni reali, dal quale si individuano le linee di taglio. Scelti i vetri, si passa al taglio vero e proprio seguendo le tracce del disegno: si generano così le forme (le dime) necessarie al progetto.
Sono specializzata nella pittura a grisaille, o a gran fuoco, una tecnica unica, con la quale il vetro viene dipinto su entrambi i lati (disegno e colore) e attraversa più fasi di cottura che fondono insieme le due parti per un risultato di eccezionale bellezza e durevolezza. Utilizzo anche la sabbiatura decorativa e la vetrofusione.
La vetrata poi prende forma con diverse tecniche di legatura: la piombatura, con cui i vetri vengono assemblati a cattedrale, chiusi tra loro da speciali profili in piombo; oppure la legatura a Tiffany, che salda i tasselli di vetro con appositi nastri di rame.
Il restauro artistico implica uno studio approfondito della vetrata, per poter replicare le parti dipinte mancanti. Si devono testare varie grisaille, su vetri di diverso colore, fino a ottenere il risultato perfetto da inserire nella vetrata lesionata.
Se invece il vetro non è dipinto, mi limito a cercare nel mio grande magazzino di vetri antichi quello più adatto. Restaurare una vetrata è gratificante quanto la sua creazione: la vetrata si racconta, lascia intravedere le malizie e i segreti di colui che l’ha a suo tempo ideata e allestita.
Quando inizio a dipingere è sempre un’Epifania. Vivo l’attesa e la sorpresa ogni volta che apro il mio forno di cottura, o che vado a testare nuovi smalti e nuove grisaille. Il vetro è materia viva e ogni creazione mi appassiona per le mille sfumature imprevedibili che offre.
Ho dovuto affrontare un lavoro molto impegnativo che mi ha dato una grande soddisfazione: dipingere le pareti di un ascensore interno, in una casa su quattro piani. Ho realizzato 36 metri quadri di sola pittura a gran fuoco, in sei mesi di lavoro e tanto materiale usato!
Ricordo i pennelli consumati su quelle vetrate: doverli sostituire ogni volta era un po’ come salutare dei validi collaboratori, ma il risultato finale è stato entusiasmante tanto quanto la soddisfazione dei clienti.
Nei primi anni di attività avevo difficoltà a staccarmi dai lavori eseguiti: per me era come abbandonare una creatura, poi con il tempo sono diventata più generosa, lasciando ai miei clienti la felicità di un’opera da ammirare, con i suoi colori mutevoli in ogni ora della giornata e in ogni stagione dell’anno.
Dopo 30 anni di attività il mio desiderio è di continuare ancora a creare, per la mia soddisfazione e per quella degli altri. In più sarebbe bello incontrare l’interesse di qualcuno con la stessa passione a cui trasmettere la tecnica e l’amore per questo lavoro, che io a suo tempo ho ricevuto e amato. Penso a giovani appassionati che abbiano voglia di portare avanti l’arte di questo bellissimo mondo colorato di luce e di riflessi. Il sogno è un laboratorio in cui insegnare la mia arte.
Entriamo nel vivo delle creazioni di Paola Grua, raccogliendo da lei stessa le peculiarità di ogni tecnica usata.
Il contorno del disegno viene tracciato con ossidi ferrosi su una delle superfici, mentre sulla superficie opposta vengono applicati gli smalti (manganese, rame, cobalto) che definiscono il colore. Si esegue quindi una prima cottura per fissare la materia pittorica.
A cottura avvenuta si passa alla seconda fase: la grisaille (ossido di ferro polverizzato con aggiunta di fondente vetroso e gomma arabica) viene stesa in strato sottile su tutta la superficie del disegno. Quindi, con pennelli di varie durezze e forme, la si asporta creando luci e volumi. In pratica si dipinge in controluce e si aumentano i colori apportando altro smalto sul lato opposto del vetro. La grisaille cambia la qualità cromatica del vetro e la trasparenza, gli smalti apportano colore.
Con la seconda cottura, il vetro a 620° raggiunge il punto di rammollimento: grisaille e colore si fondono aderendo perfettamente alla superficie vitrea assicurando alla pittura una durata illimitata. I tasselli di vetro sono pronti per essere legati a piombo o a Tiffany.
Nella piombatura i singoli pezzi di vetro vengono assemblati mediate profili di piombo con sezione ad H, che, oltre a costituire la struttura portante, sottolineano con il loro diverso spessore il disegno della vetrata. Saranno successivamente saldati a stagno nelle giunture e resi coesi da un mastice specifico. Nella legatura a Tiffany i singoli pezzi di vetro vengono bordati da un nastro di rame adesivo avvicinati gli uni agli altri e saldati a stagno.
Con la sabbiatura decorativa il vetro viene protetto da una pellicola adesiva che sarà incisa manualmente con un bisturi e asportata in relazione al bozzetto sottostante. L’incisione delle parti non protette dalla pellicola avviene poi in modo meccanico, sparando sabbia ad alta pressione che scalfisce la superficie rendendola opaca.
La vetrofusione prevede la fusione di vetro su vetro con un forno tra i 700 e gli 800 gradi, con infinite possibilità di espressione artistica nell’ambito della vetrata, ma anche in quello della gioielleria artistica a cui mi sono dedicata a livello personale.
Le vetrate non hanno limiti dimensionali: essendo frammentate in tasselli più o meno grandi, che vengono legati insieme, la loro superficie può essere piccola o molto estesa. Componendo mosaici con struttura metallica di contenimento o portante, si possono eseguire lavori di qualsiasi dimensione.